Swiss school expansion by LOCALARCHITECTURE features a flexible wooden framework and earth brick walls
Dylan Perrenoud for LOCALARCHITECTURE

L'ampliamento di una scuola svizzera realizzato da LOCALARCHITECTURE è caratterizzato da una struttura flessibile in legno e da pareti in mattoni di terra.

2 hours ago  •  Notizie  •  By Collin Anderson

 

 

La LOCALARCHITECTURE di Losanna ha progettato un nuovo edificio per il campus della scuola Rudolf Steiner nella città svizzera di Bois-Genoud, utilizzando una sapiente combinazione di legno, muratura e cemento.

photo_credit Dylan Perrenoud for LOCALARCHITECTURE
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Il padiglione risponde alle esigenze della scuola, fornendo spazi flessibili e accessibili. Il suo design incorpora materiali naturali e stabilisce collegamenti con le aree esterne, riflettendo la filosofia educativa della scuola, che enfatizza l'armonia con l'ambiente naturale. Il design compatto e sostenibile dell'edificio offre spazi efficienti e funzionali per l'apprendimento e le attività della comunità, ponendo l'accento sulla praticità, la flessibilità e la connessione con la natura.

La struttura a due piani ha una sottile piega nella sua pianta e presenta una facciata rivestita in legno con modanature scure che sostiene un tetto a sbalzo e un balcone sostenuto da tiranti. Posizionato di fronte all'area centrale della scuola, l'edificio funge da cuscinetto, proteggendo il campus dal rumore e dalle distrazioni visive causate dall'autostrada e dalle linee elettriche vicine.

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In sostituzione di un padiglione obsoleto che non poteva essere ristrutturato, il nuovo edificio presenta un sistema di circolazione simile, con una rampa e una scala esterna per facilitare l'accesso. Entrambi i piani offrono un ingresso a livello del suolo, che collega direttamente il parcheggio e il cortile.

Gli architetti descrivono il tetto a falda rovesciata dell'edificio come un simbolo di transizione da nord a sud, che accoglie i visitatori dall'esterno. Questo concetto è in linea con i principi dell'architettura antroposofica, influenzata dalle idee del filosofo austriaco Rudolf Steiner. Egli riteneva che l'architettura dovesse armonizzarsi sia con il cosmo che con la natura umana.

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La struttura comprende un'intelaiatura flessibile in legno e pareti in mattoni di terra a forma di fisarmonica. Le aule sono disposte in forma esagonale, anziché nel tradizionale design parallelo, favorendo un movimento fluido in tutto l'edificio. Le aule sono posizionate in modo da catturare la luce solare e la vista da sud-est e sud-ovest, rafforzando il legame con il paesaggio circostante.

Un balcone sospeso al primo piano si affaccia sul cortile, mentre le ampie gronde creano una perfetta interazione tra gli spazi interni ed esterni. Il design compatto permette alle aree esterne su entrambi i lati dell'edificio di funzionare come estensioni delle aule, sostenendo l'enfasi della scuola sull'apprendimento all'aperto e sullo stretto contatto con la natura.

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Costruita secondo i principi dell'energia passiva e della bioclimatica, la struttura è stata progettata per ridurre al minimo l'impatto ambientale. Sono stati scelti materiali locali, come il legno svizzero e i mattoni di fango, per ridurre l'energia incorporata dell'edificio. All'interno, i pannelli di abete rosso non trattato evitano l'uso di vernici chimiche, mentre l'esterno è rivestito in larice svizzero resistente alle intemperie. Le facciate vetrate sui lati est, sud e ovest fungono da collettori solari passivi, riscaldando gli interni in modo naturale. Le gronde forniscono ombra in estate e gli alberi vicini contribuiscono alla regolazione del clima.

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L'integrazione dell'edificio nel paesaggio comprende un sistema di gestione delle acque che incanala l'acqua piovana attraverso percorsi aperti nel sito. L'acqua piovana raccolta dalla valle centrale del tetto viene scaricata in due punti sulle facciate est e ovest, confluendo in pozzi di infiltrazione o assorbita nel terreno. Questo sistema supporta una strategia più ampia per la gestione del deflusso e la promozione di un'interazione sostenibile con l'ambiente.

Il progetto ha visto un forte coinvolgimento della comunità, con studenti, genitori e residenti locali che hanno partecipato a vari aspetti della costruzione. Alunni e genitori hanno lavorato a fianco di apprendisti muratori per posare i mattoni Terrabloc della parete interna principale, mentre un'iniziativa di autocostruzione ha contribuito alla costruzione del capanno degli attrezzi. I membri della comunità hanno anche partecipato alla pittura di alcune pareti in gesso, favorendo un legame più profondo tra la comunità scolastica e il nuovo edificio.

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